venerdì 4 gennaio 2013

Noemi Montaquila - Riflessione sull'occupazione del "Laura Bassi" 2012

 27 novembre 2012

Oggi é iniziata l’occupazione, dopo giorni passati a decidere se fosse stata una scelta giusta o sbagliata.
Sono entrata a scuola alle 8.00 come tutti i giorni e per un’ora siamo stati, io e tutto il resto della scuola, senza avere nulla da fare. Ho iniziato a pensare che l’organizzazione non fosse una delle migliori. Poi, però, i rappresentati d’istituto i hanno illustrato i vari gruppi e i vari impegni della giornata.
Così, alla seconda ora sono andata a seguire il gruppo sull’anoressia e bulimia. É stato veramente interessante! Non mi ero mai resa conto che l’ anoressia fosse un problema molto grave e che per di più interessasse molte ragazze della mia età.
Alla fine di questo gruppo ho partecipato a quello di “LIBERA” (di cui faccio parte) che, come gli altri incontri, è stato molto interessante.
In seguito i ragazzi della classe III O hanno tenuto un gruppo che riguardava l’amianto e i problemi che quest’ultimo provoca ai giorni d’oggi. Si sono spiegati molto bene e sono stati capaci di attirare la mia attenzione su un problema che può veramente causare  e ha già causato in passato gravi danni.
Nel pomeriggio ho partecipato al corso di fotografia (mia grande passione), ma che purtroppo non mi ha soddisfatto, poiché tenuto da ragazzi poco esperti. Alcuni insegnamenti mi sono stati utili, ma la maggior parte delle cose che insegnavano erano spiegate in maniera molto superficiale.


28 novembre 2012
  
Il secondo giorno di occupazione é stato meno pieno del primo. Sono entrata a scuola alle 9.00, in modo tale da saltare la prima ora in cui non c’era alcuna organizzazione.
Appena entrata ho raggiunto alcuni miei compagni di classe al gruppo di volantinaggio, in cui abbiamo preparato alcuni cartelloni, con slogan e disegni creati da noi, che poi sono stati appesi fuori dalla scuola. Durante questa attività, oltre ad aiutare gli altri con i cartelloni, ho scattato qualche foto al lavoro che stavamo facendo.
Finito il gruppo, abbiamo intervistato una ragazza che spiegava i problemi e i danni che sono presenti nella succursale del liceo Laura Bassi.
Verso le 14.00 si é tenuta un’assemblea per decidere se continuare l’occupazione o se cambiare modalità di protesta. I professori e la preside proponevano un’autogestione con la possibilità di entrare ed uscire secondo le proprie esigenze. La maggioranza, però, voleva continuare ad occupare. Inoltre molti professori ci hanno fatto i complimenti per come era organizzata la nostra occupazione.
Alle 16.00 ho partecipato di nuovo al corso di fotografia, nella speranza di trovare gli esperti di cui, il giorno prima, i ragazzi del corso avevano garantito la presenza; ma degli esperti neanche l’ombra. Il corso é stato ancora più superficiale e inutile del giorno prima. In seguito, molto delusa, spinta dalla curiosità, ho seguito un gruppo sulla musica a Bologna (sulle università di musica, sui musicisti della città e sulla loro situazione, ecc.). Questo gruppo é stato tenuto da un’ importante figura nel campo della musica a Bologna, un musicista e discografico.


29 novembre 2012

Oggi sono entrata a scuola alle 9.00 e ho subito seguito un gruppo sul buddismo, in cui tre ragazzi hanno parlato delle loro esperienze, raccontando soprattutto che cosa ha spinto loro a seguire questa religione cambiando stile di vita. Dopodiché, visto che non mi sentivo molto bene, sono dovuta tornare a casa.


                                                                                                           30 novembre 2012

Oggi é stato l’ultimo giorno di occupazione. Ho seguito un gruppo tenuto da un meteorologo  davvero molto interessante. Il signore che lo teneva era molto simpatico e soprattutto era in grado di attirare l’attenzione di tutti quelli che partecipavano. La parte che mi ha incuriosito di più é stata quando il meteorologo ha dato a una ragazza un pallone che raffigurava il mondo dicendole: “In questo momento hai in mano il tuo futuro”. É una frase che mi ha fatto riflettere molto, in quanto mi ha fatto capire che non dobbiamo sottovalutare neanche un’azione, perché anche questa può mettere in pericolo il nostro pianeta.

Premettendo che ero contraria all’occupazione e che l’organizzazione delle occupazioni precedenti non era stata molto efficiente, ho subito pensato che non mi avrebbe insegnato e dato niente.
Invece è successo tutto il contrario! I rappresentanti sono stati in grado di organizzare un’occupazione "a cinque stelle". I gruppi erano molto interessanti, riguardanti problemi o argomenti di attualità che, durante i giorni di scuola, non vengono quasi mai affrontati. Molti professori ci hanno sostenuto ed aiutato e questo é stato incoraggiante sotto più punti di vista.
Non penso che con questa protesta siamo riusciti a cambiare la situazione in cui ci troviamo, ma ognuno di noi ha dato il massimo e spero che, in qualche modo, sia servita a qualche cosa. Personalmente, quest’esperienza mi ha fatto crescere molto, ma spero che in futuro non ne avremo più bisogno.

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