Sfatando il mito che durante l'occupazione gli
studenti non fanno niente e che questa è solo una scusante per non fare
scuola, vorrei comunque esprimere il mio dissenso per questa forma di
protesta. Non credo che sia la strada giusta da percorrere per affrontare
e risolvere la grave situazione che affligge le scuole italiane. Come ho
già detto, è opinione comune pensare che questa sia solo un'occasione per non
andare a scuola: quindi, perché attuare una forma di protesta, nella quale il
messaggio trasmesso non viene capito o bene interpretato dalle persone cui è
rivolto? L'occupazione è diventata ormai una “tradizione” scolastica, il
rimedio per qualsiasi problema, per qualsiasi cosa. Occupazione! Senza se e
senza ma,questa pare l’unica soluzione ai problemi, e come ogni anno non porta
da nessuna parte!
Io ho partecipato, per qualche giorno, a questa protesta:
ho voluto farlo nel rispetto della democrazia scolastica e nel rispetto
dei miei compagni che l'avevano scelta. Nonostante essa sia stata
eccellente e brillante, non credo che porterà a un cambiamento. Credo che
la soluzione più adatta in questa situazione sia continuare a difendere la
scuola con metodi di protesta nuovi e alternativi, che catturino
l’attenzione, aprano gli occhi e smuovano l’interesse dell’opinione
pubblica sul fatto che la nostra scuola, la scuola di tutti, che il nostro
futuro e il futuro di tutti stanno subendo alla luce del sole un degrado
precipitoso e rovinoso.
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