venerdì 4 gennaio 2013

Caterina Fioravanti - L'occupazione 2012

La scorsa settimana, precisamente dal 27 al 30 novembre 2012, il liceo Laura Bassi,che io stessa frequento già da tre anni,  è stato occupato in seguito a una votazione da parte di tutti gli studenti.

La decisione di occupare la scuola è un atto di estrema protesta nei confronti della situazione assai critica nella quale noi alunni ci troviamo coinvolti: i tagli alla scuola pubblica e ai salari accessori,  la privatizzazione del settore scolastico e i  “furti” delle ferie ai  precari sono validi motivi per dare inizio a una protesta.  Perciò, molte scuole di Bologna hanno deciso di protestare attraverso l'occupazione poiché, essendo questa un atto illegale, attira l’attenzione, o almeno così si pensa, del nostro Governo.     
                                                                           
Tuttavia, ormai, purtroppo, questo atto di contestazione è stato inteso come un gesto di cui gli studenti approfittano per non fare niente. Personalmente credo che questa occupazione possa, in qualche modo, SENSIBILIZZARE le persone e far capire la nostra situazione critica, ma ritengo che rinchiudersi all’interno di un edificio e non portare fuori i propri pensieri e le proprie considerazioni, renda difficile l’ascolto da parte degli altri.

Ho comunque partecipato all’occupazione, anche in modo relativamente attivo, e mi è servita a molto. Ho appreso e imparato nuove cose, ascoltato persone che trasmettevano i loro saperi riguardo alla condizione del nostro paese, partecipato a gruppi utili allo scopo di diffondere le nostre idee e, soprattutto, ho collaborato con altre persone e sono cresciuta molto. E’ stata diversa rispetto all’altra occupazione alla quale avevo precedentemente partecipato. 

Ma insisto sulla mia considerazione dell’utilità di questa modalità di protesta: ha un lato positivo, in quanto può sensibilizzare le persone attorno a noi, ma ha anche un lato negativo, poiché non porta del tutto “fuori” ciò che si produce all’interno dell'istituzione “scuola”.

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