venerdì 4 gennaio 2013

Anna Maggiolini - Occupazione 2012

Il giorno 26 novembre si è deciso, attraverso un’assemblea straordinaria della durata di 3 ore, di protestare occupando la scuola. Tale metodo di protesta aveva ottenuto la maggioranza tramite votazione, ma io ero contraria poiché ritengo che l'occupazione mandi un messaggio sbagliato all’esterno: gli studenti in questo modo sono rappresentati come scansafatiche, cosa che non sarebbe successa se ci fosse stata una collaborazione tra ragazzi e insegnanti grazie all’autogestione.

Il giorno successivo, tuttavia, mi sono presentata a scuola con l’intenzione di passarvi l’intera giornata e, se possibile, anche la notte. Grazie ad un ottimo lavoro da parte dello staff, l’organizzazione è stata molto interessante: erano presenti vari gruppi in quattro spazi differenti e con collaboratori esterni.

Il primo giorno, ciò che mi ha colpito molto è stato il gruppo sull’anoressia e la bulimia: infatti, avevano partecipato talmente tante ragazze, da rendere insufficiente lo spazio messo a disposizione.  Questo gruppo era interessante e reso realistico dalla presenza di una giovane del Laura Bassi che testimoniava la sua esperienza riguardo a questa malattia. Anche alcune spettatrici hanno raccontato le loro esperienze o le loro paure a riguardo e, successivamente, è stata anche letta la lettera di Ana, la dea delle anoressiche. Questa lettera mi ha colpito per i numerosi insulti rivolti alla lettrice, che veniva definita, tra l'altro, “mucca grassa”. Questa definizione poteva mettere in crisi una ragazza già in difficoltà, ma le organizzatrici del gruppo hanno ripetuto più volte di leggerla con occhio critico, capendo le errate mire dello scrittore. Il clima che si era creato in quella classe affollata era famigliare: infatti molte ragazze si sono confidate fra loro, nonostante si conoscessero da poco. Ciò è senz'altro un fatto costruttivo per chi rischia di cadere in quella malattia, da cui è difficilissimo guarire.

Questo gruppo è solo un esempio del tipo d'insegnamento che abbiamo ricevuto durante l’occupazione e che mi ha fatto in fin dei conti apprezzare questo tipo di protesta. Frequentando i vari gruppi, infatti, la mattina è passata in fretta: una buona pizza, ed eravamo pronte per passare l'intera giornata a scuola. Durante il pomeriggio abbiamo frequentato altri gruppi di lavoro, fino ad arrivare alla sera, quando abbiamo partecipato alla cena sociale, imbandita su tanti banchi uniti a formare un grande tavolo quasi “natalizio” . Eravamo pronte a passare la notte a scuola, ma purtroppo una nostra amica si è sentita male e ci siamo quindi sentite in dovere di non lasciarla sola e di accompagnarla a casa.
La mattina, risvegliatami nel mio letto, è stata terribile, poiché mi sono alzata con tutti i sintomi dell'influenza, dal raffreddore al male alle ossa. Ciò mi ha costretto a letto per l'intera giornata, che è passata nella speranza di riuscire a guarire nel più breve tempo possibile: il giorno seguente era infatti il mio compleanno!

Il riposo e le medicine hanno ottenuto un buon effetto e sono riuscita a presentarmi a scuola con solo un lieve raffreddore, e ne è valsa la pena per i tanti auguri e le manifestazioni d'affetto ricevute per i miei 16 anni. Ho cominciato quindi la mia giornata da sedicenne partecipando al gruppo sul Buddismo, che si svolgeva in palestra ed era tenuto da vari praticanti, tra cui la madre di una delle responsabili dell'occupazione. E' stato molto interessante imparare la storia di questa religione ed ascoltare le ragioni che avevano avvicinato i presenti a questo credo.

Un altro gruppo divertente è stato quello delle rappresentanze giovanili, dove un politico di Crespellano ha raccontato la sua esperienza come rappresentante dei ragazzi. Questo era un personaggio molto particolare: per intrattenere i suoi spettatori imitava le voci degli altri politici o dei ragazzi storpiandole in modo divertente. Ci ha raccontato le sue esperienze di contatto con i giovani, la creazione del centro giovanile da lui organizzato e le difficoltà che aveva incontrato per la scarsa partecipazione dei ragazzi stessi, poiché pochi di loro avevano partecipato a questa esperienza.

Le mie amiche ed io abbiamo approfittato della pausa pranzo per festeggiare a casa mia il mio compleanno, con l'apertura dei regali e mangiando la torta preparatami da mia madre. Sono tornata quindi a scuola per trascorrervi una piccola parte del pomeriggio, perché ero poi impegnata in una partita di pallavolo, che si è conclusa più tardi del previsto. La notte ho dormito pochissimo, sia per i postumi influenzali, sia per l'eccitazione del mio compleanno, sia infine per la stanchezza dovuta alla partita.

L’ultimo giorno d’occupazione sono arrivata in lieve ritardo e ho partecipato a quello che ritengo sia stato il gruppo che sviluppava l'argomento più interessante: è stato tenuto da Mr. Patelli (un nostro ex rappresentante d'istituto) sulle vittime delle manifestazioni e ci ha fatto conoscere molti comportamenti di cui ero all'oscuro da parte delle forze dell'ordine. Purtroppo la durata della discussione è stata  di un'ora sola a causa di un ritardo del relatore.

Più tardi sono rimasta a cenare con delle mie amiche. Questa volta la cena era  “a km 0” , cioè si servivano dei cibi prodotti localmente, per limitare l'inquinamento causato dai mezzi di trasporto.

In conclusione, l’occupazione dell’anno scolastico 2012/2013 è stata ben organizzata, con moltissimi gruppi e con più studenti rispetto a quella degli anni precedenti: essi erano tuttavia sempre pochi, se confrontati a quelli che avevano votato tale forma di protesta, peraltro molto istruttiva e faticosa per chi ha partecipato e chi l'ha organizzata.

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